Nel nostro Centro è in funzione una TC Total Body Cone Beam di ultimissima generazione NewTom 7G. Si tratta di una apparecchiatura veramente particolare poiché utilizza la tecnica Cone Beam, quindi quella abitualmente impiegata per gli studi TC delle arcate dentarie, tecnica che puoi approfondire leggendo l’articolo sulla Tc massiccio facciale con tecnica cone beam . Questo macchinario, grazie alla possibilità di scegliere FOV di dimensioni diverse, anche molto ampi ed alla sua posizione orizzontale, è in grado di esaminare tutti i distretti scheletrici come ad esempio tratti della colonna vertebrale, la spalla, il ginocchio, l’anca e ovviamente tutto il massiccio facciale. L’apparecchio si avvale di tutti i vantaggi e svantaggi della tecnica Cone Beam. E’ particolarmente indicata nello studio delle articolazioni in presenza di mezzi di sintesi metallici e protesi metalliche perchè le immagini non subiscono significative distorsioni da artefatti metallici. Il limite della TC Cone Beam consiste nella scarsa definizione dei tessuti molli per lo studio dei quali è da preferire in prima istanza la risonanza magnetica ed in seconda battuta la TC.
Studio dell’articolazione scapolo – omerale
Nel case report in questione un paziente di giovane età, già sottoposto in passato ad intervento di stabilizzazione della spalla per lussazione abituale della testa omerale, subisce un nuovo trauma con recidiva di lussazione. La TC Cone Beam consente di mettere bene in evidenza la compromissione dei mezzi di sintesi, in particolare la vite in posizione craniale è ripiegata mentre quella caudale appare in posizione pressoché completamente extra-ossea.
E’ inoltre ben apprezzabile una frattura recente del margine inferiore del processo glenoideo della scapola.
La freccia verde indica la frattura della glena. La freccia rossa indica l’avulsione della vite caudale.
La freccia rossa indica la vite ripiegata.
La freccia rossa indica la frattura della glena
L’esame consente di ottenere un ottimo planning pre-operatorio in tempi rapidi, senza artefatti metallici e con dose di radiazioni estremamente ridotta.
Infatti la tecnica Cone Beam si differenzia dalle TC classiche per erogare una dose di radiazioni sensibilmente ridotta.
Articolo a cura del Dr. Gino Carnazza
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