Lo studio radiologico della deglutizione e del transito esofageo, chiamato anche videofluorografia esofagea, è un esame radiologico dinamico che consente di registrare in modo digitale gli atti deglutitori e la morfologia del canale esofageo. Offre quindi la possibilità di rivalutare attentamente e singolarmente le varie fasi della deglutizione, che normalmente si svolge in pochi secondi, e di studiare accuratamente il transito del pasto radiopaco attraverso l’esofago. Si ha pertanto un’accurata valutazione sia della motilità esofagea, sia di una eventuale presenza di ernia jatale da scivolamento o di reflusso gastro-esofageo.
La tecnica di acquisizione delle immagini si è molto evoluta negli ultimi anni. Si è passati dalle singole immagini, all’acquisizione di filmati di radioscopia, alla recente introduzione di tecniche digitali. Le macchine radiologiche digitali consentono di acquisire l’intera indagine, dall’introduzione del pasto nel cavo orale al passaggio del bolo nello stomaco e nelle prime anse del tenue mesenteriale, con ricostruzioni dinamiche fino a 15 immagini al secondo e oltre, con bassissime dosi di radiazioni per il paziente.
I VANTAGGI DELLA VIDEOFLUOROGRAFIA
- É un esame non invasivo e pertanto ben tollerato dai pazienti, facilmente eseguibile e della durata di pochi minuti. Viene eseguito con l’osservanza delle normali regole di radioprotezione e, come già detto, fornisce al paziente una minima esposizione radiologica.
- L’esame consente di studiare con accuratezza tutta la dinamica del complesso meccanismo della deglutizione; l’indagine è ottima inoltre per valutare la motilità esofagea, la presenza di patologie endoluminali, e la posizione della giunzione gastro-esofagea, rendendosi complementare alla gastroscopia sia per lo studio dell’esofago che per la valutazione di una eventuale presenza di ernia jatale.
- L’esame videofluorografico è di grande aiuto per identificare le tecniche di riabilitazione più utili allo scopo di migliorare l’efficienza della deglutizione e di ridurre il rischio di aspirazione. Il test consente di eseguire una correlazione precisa tra eventi pressori (contrazioni esofagee) ed effettiva propagazione del bolo radio-opaco dalla cavità orale al faringe, all’esofago e, attraverso il cardias, allo stomaco.
- Può essere eseguito con boli di varie dimensioni e natura (liquidi o solidi). E’ quindi indicato nello studio di pazienti affetti da disfagia oro-faringea e da patologie coinvolgenti le prime fasi della deglutizione (faringiti croniche non altrimenti specificate, malattie neurologiche, muscolari, accidenti cerebrovascolari, etc.), e di pazienti con disturbi dispeptici.
- Ogni esame viene impostato dal Medico Radiologo ed adattato in relazione allo specifico quesito diagnostico, alle condizioni del paziente, al rischio di aspirazione del mezzo di contrasto, alla presenza o meno del riflesso della tosse.
IN COSA CONSISTE L’ESAME VIDEOFLUOROGRAFICO?
Il paziente (che deve presentarsi digiuno all’esame) viene invitato a deglutire un bicchiere contenente una soluzione semiliquida, costituita da una sospensione di solfato di bario (mezzo di contrasto) che verniciando le superfici con cui viene a contatto le rende visibili nel corso dell’indagine radiologica. Il mezzo di contrasto è del tutto innocuo, non è assorbito dal tubo digerente, e viene eliminato per vie naturali.
La videofluorografia esofagea è tuttora molto utile nello studio della patologia da reflusso gastro-esofageo. Viene anche utilizzata nei controlli post-chirurgici dei pazienti sottoposti ad intervento per ernia jatale.
Il posizionamento del Paziente in “posizione di Trendelemburg” è la fase finale della videofluorografia esofagea: il paziente viene invitato a sdraiarsi su di un fianco ed a deglutire una piccola quantità di mezzo di contrasto. Questo piccolo espediente permette di visualizzare perfettamente, quando presente, il reflusso gastro-esofageo.
Per vedere i video che rappresentano l’esame come da noi fornito al Paziente, visita i servizi per l’otorinolaringoiatria.
Nel nostro centro disponiamo di una macchina radiologica digitale di recente produzione, che consente l’esecuzione delle indagini descritte con l’acquisizione di filmati digitali fino a 15 immagini al secondo. Al Paziente, e quindi al Medico specialista, viene consegnato il referto, con il giudizio diagnostico del Medico Radiologo, un DVD contenente l’intera indagine, e la stampa di alcune immagini che il Radiologo ritiene particolarmente utili per dimostrare la presenza di una eventuale patologia.
Articolo a cura del Dr. Gino Carnazza
Per informazioni o richieste di prenotazione
4 Comments
buongiorno ho un reflusso non patologico, ernia iatale (non so di quanto) e gastrite erosiva cronica vorrei sapere se questo esame può portare a conoscenza cose diverse da quello che so già
Buongiorno, l’esame serve per fare una diagnosi più corretta possibile. Se lei è già a conoscenza di avere una ernia iatale ed una gastrite erosiva (verosimilmente diagnosticate con endoscopia) riteniamo l’esame in questione non utile. Rimaniamo a sua disposizione. Cordiali Saluti. Dr. Gino Carnazza
Buongiorno,
Ho un ernia iatale da scivolamento con conseguente reflusso gastroesofageo è laringo faringeo assumo terapia farmacologica con risultati non apprezzabili.
Valutando una terapia chirurgica “fundoplicatio “ desidero sapere se questo esame è in grado di stabilire se l’intervento di scelta è una tecnica sec nissen /variante Rossetti o una tecnica sec toupet e se altresì stabilisce un problema peristaltico dovuto verosimilmente agli insulti acidi degli ultimi anni,e scongiurare una eventuale acalasia .
Ringraziandovi anticipatamente,porgo distinti saluti
Gentilissimo,
è mia abitudine non parlare di ciò che non so.
L’esame videofluorografico è sicuramente molto completo e accurato poichè viene fornito un CD con la registrazione di tutte le varie fasi.
Tuttavia esprimere valutazioni in merito all’eventuale tecnica chirurgica è di competenza del Chirurgo e non del Radiologo.
Il Chirurgo vede l’esame, visita il Paziente, raccoglie informazioni sui disturbi del Paziente con il quale si confronta proponendo il trattamento ideale anche valutando i rischi ed i benefici.
Il Radiologo esegue l’esame richiesto dallo Specialista e fornisce la diagnosi piu’ accurata possibile.
A mio avviso è corretto che tutti svolgano il proprio ruolo in un gioco di squadra in cui il Paziente, in questo caso lei, è il protagonista.
Rimango a sua disposizione
Cordiali Saluti
Dr. Gino Carnazza