
FAST: una parola che salva la vita
Novembre 8, 2022Il tango nasce sulle sponde del Río de la Plata verso la fine del ‘800 in un contesto di emarginazione, dove le folle di immigrati europei, gli schiavi negri liberati ed i gauchos delle Pampas, tutti accomunati da un profondo senso di malinconia, contaminando storie di vita e tradizioni diedero origine ad una nuova forma d’arte, espressione di una ricerca di identità e di libertà. Nei decenni successivi, rimanendo sempre permeabile ai cambiamenti storici, il tango ha subito profonde evoluzioni grazie anche all’opera di numerosi artisti tra cui Julio de Caro e Carlos Gardel entrambi nati l’11 dicembre, data che, in loro onore, è stata scelta per celebrare la Giornata Internazionale del Tango. Però, il tango argentino non è solo una danza come possono testimoniare i malati di Parkinson che hanno frequentato i corsi avviati in diverse regioni italiane, nonché gli studi scientifici condotti con l’obiettivo di valutarne l’efficacia come ulteriore supporto in tale patologia. Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa, a progressione lenta, caratterizzata da tremore a riposo, rigidità, lentezza e diminuzione dei movimenti, instabilità della postura e dell’andatura. La diagnosi è clinica e, in aggiunta alla terapia medica, un regolare programma di esercizio fisico può aiutare a migliorare la condizione generale. In tale contesto, il tango argentino, con gli spostamenti del peso da una gamba all’altra, l’alternanza di camminate e pause, i cambi di direzione e le variazioni ritmiche può rappresentare un valido complemento alla fisioterapia, migliorando il mantenimento dell’equilibrio, il controllo dei movimenti del corpo e la memoria. Analogamente, l’instabilità posturale costituisce un fattore di rischio per le cadute negli anziani e la pratica del tango ne ha evidenziato un significativo miglioramento tanto da ipotizzarne l’utilizzo in una strategia alternativa di prevenzione delle cadute nell’anziano. Diversi, quindi i benefici di questa pratica, a cui si aggiungono quelli apportati, in generale, dallo svolgimento di una attività fisica aerobica moderata oggetto di attenzione da parte dell’OMS e del Ministero della salute. Ma il tango non apporta solo benefici fisici: la stimolazione visivouditiva e la relazione con gli altri agiscono efficacemente sul tono dell’umore, così da rendere questa pratica consigliabile pressoché a tutti, anche perché in fondo “La vita è una milonga / e devi saperla ballare, / perché in pista viene / superato chi perde il ritmo. / La vita è una milonga / e devi saperla ballare, / perché è triste star seduto / mentre gli altri ballano. (1)”
(1) La vita è una milonga (Milonga), musica di Fernando Monton, testo di Rodolfo Sciammarella.
Articolo a cura della Direzione di Studio Futura.